La stima della Società Italiana di Medicina Ambientale

Maltempo:"Tra il 2022 e il 2023 in Italia 432 eventi climatici estremi. In 43 anni 22 mila morti"

Negli ultimi 43 anni oltre 100 i miliardi di euro di danni per eventi meteo avversi in Italia. "Siamo vicini alla rottura di un millenario equilibrio in grado di sconvolgere il nostro modo di vivere", afferma il presidente Sima

Maltempo:"Tra il 2022 e il 2023 in Italia 432 eventi climatici estremi. In 43 anni 22 mila morti"
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Alluvione in Emilia Romagna 2023, la cronistoria

Mentre l'Italia si divide tra l'ondata di maltempo al Nord e la morsa del caldo rovente al Centro-Sud, la Società Italiana di Medicina Ambientale, Sima, interviene sui cambiamenti climatici, confermando l'escalation di eventi estremi che hanno coinvolto nell'ultimo anno la nostra Penisola.

Solo tra il 2022 e i primi cinque mesi del 2023 in Italia si sono registrati 432 eventi climatici estremi di elevata gravità, che portano a oltre 100 miliardi di euro la stima dei danni economici subiti dal nostro Paese negli ultimi 43 anni, e più di 22 mila morti complessivi.

I dati ufficiali registrano 310 eventi climatici estremi sul territorio italiano nel 2022 (grandinate, nubifragi, trombe d'aria, ecc.) che hanno provocato anche 29 morti - spiega Sima - Solo nei primi 5 mesi del 2023 c'è stato un incremento del 135% di fenomeni avversi rispetto allo stesso periodo del 2022: ben 122 eventi meteo estremi tra gennaio e maggio. La sola alluvione dell'Emilia Romagna dello scorso maggio ha provocato 17 vittime e danni per circa 10 miliardi di euro.

Se si estende l'arco temporale, si scopre che negli ultimi 43 anni, tra il 1980 e il 2023, l'Italia ha registrato più di 22 mila morti collegati ad eventi climatici estremi (escludendo i decessi legati alle ondate di calore), con il conto complessivo dei danni che supera i 100 miliardi di euro.

 

Maltempo in Veneto Ansa
Maltempo in Veneto

''Lo scenario meteo che stiamo vivendo nell'alternarsi di caldo torrido, trombe d'aria e precipitazioni anomale è un segno inequivocabile che siamo vicini alla rottura di un millenario equilibrio in grado di sconvolgere il nostro modo di vivere, proprio come sta accadendo in questi giorni con una drammatica riduzione della nostra qualità della vita - spiega il presidente, Alessandro Miani - I determinanti ambientali e climatici della salute devono diventare una priorità per i decisori (chiamando in causa il mondo della ricerca e innovazione) da cui ci si attende risposte e soluzioni immediate frutto di coraggiose decisioni da assumere su una prospettiva di medio-lungo termine''.

''Lo scenario meteo che stiamo vivendo nell'alternarsi di caldo torrido, trombe d'aria e precipitazioni anomale è un segno inequivocabile che siamo vicini alla rottura di un millenario equilibrio in grado di sconvolgere il nostro modo di vivere"

Alessandro Miani, presidente Sima